E’ ufficiale. Il cittadino-cacciatore della Regione Siciliana è un cittadino di serie C. E’ questo quello che si evince dalle ultime notizie di “corridoio” che in quanto tali stentiamo a credere e speriamo che siano infondate.
I fatti.
Mercoledi’ 17 tutte le Associazioni Venatorie sono state ricevute dall’Assessore La Via e in quella sede sono state rappresentate le istanze del mondo venatorio. L’esito della riunione è stato per così dire “secretato” nell’attesa dell’incontro di oggi che sempre il Prof. La Via avrebbe avuto prima con Legambiente (procedura alquanto singolare per chi ti cita in Tribunale) e poi con il resto delle associazioni ambientaliste.
Ebbene alla fine è stato deciso (da chi?) che la caccia in Sicilia si riaprirebbe il 27 Settembre con il beneplacito degli ambientalisti che incassano sia un ulteriore slittamento della data di riapertura sia talune concessioni in termini di restrizioni per i cacciatori. Bell’impresa!
Nel contempo, alla faccia dell’art. 3 della Costituzione, i cittadini-cacciatori siciliani saranno ancora una volta calpestati nel loro diritto di uguaglianza rispetto ai cittadini-cacciatori del resto del paese che cacceranno a partire dal 21 settembre.
E meno male che questa estate l’eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi è stato criticato per avere unito l’Italia. Adesso capiamo bene.
La Sicilia DEVE restare il fanalino di coda d’Italia: nei servizi, nei trasporti (guai a viaggiare, prendere un treno o peggio un aereo), nella legalità, nello sport, nella cinofilia, nella caccia. Siamo destinati ad essere primi per la mafia e l’antimafia. Per i diritti c’è ancora tempo.
Interpretando i sentimenti dei cacciatori proclamiamo lo stato di agitazione dei soci.
Palermo, 18 Settembre 2008 – ore 20.30